sabato 26 dicembre 2009

pausa

Questo blog va a limmud. Ci vediamo quando torno.

(oh, a proposito: qui c'e' un articolo molto interessante)

Knesiyat Hasekhel

Sderot e' una citta' di cui si parla purtroppo per i missili che periodicamente vi cadono. Ma e' anche la citta' dei Knesiyat Hasekhel, Chiesa dell'intelletto, che sono stati uno dei gruppi piu' interessanti degli ultimi anni.

giovedì 24 dicembre 2009

Parvarim

Due brani due dello storico duo. Un canto per lo Shabbat e uno tradizionale sefardita, da loro rivisto.



mercoledì 23 dicembre 2009

Etty Levy

Shulamit Aharon

Dalle nostre parti le cantanti non hanno problemi a dichiarare l'eta'. Shulamit Aharoni (nata nel 1950) nel suo nuovo clip addirittura inserisce video e immagine dalla sua lunga carriera. Per un brano che si intitola "Il mio silenzio", non c'e' male.


martedì 22 dicembre 2009

David D'Or

Ha davvero una gran voce.

lunedì 21 dicembre 2009

חיילים אלמונים

Shlomo Artzi in una struggente rivistazione dell'inno del Lehi.

domenica 20 dicembre 2009

Na Nach Nachman

Offir Levi canta la sua versione del noto mantra.

Izhar Ashdot

Dopo una trentina di anni on the road, Izhar Ashdot nel 2008 ha dedicato un disco alla musica irlandese.

sabato 19 dicembre 2009

תיזהר ממנה

Sabliminal e' la star dell'hip-hop israeliano, che ha esordito durante la Seconda Intifada. Figlio di rifugiati dalla Tunisia e dall'Iran, non e' a lui che potete raccontare la favola della dorata convivenza con i musulmani. Sabliminal scalda la platea al grido di "Chi e' sionista alzi la manooooo" e entra in scena solo se ci sono molte, molte mani alzate.
Ha inciso questo brano insieme a Lior Farhi, che invece pratica il genere mizrahi.

venerdì 18 dicembre 2009

A ba ni bi



Se siete interessati a leggere il testo, andate qui  e vi sarà anche possibile vedere cosa compariva sugli schermi degli israeliani, quella sera del 1978, in cui Israele vinse l'Eurofestival - un passo fuori dall'isolamento., dopo la pace con l'Egitto di pochi mesi prima. Il testo racconta come i bambini vedono l'amore, e' in una specie di alfabeto farfallino. La televisione giordana cambio' programma all'ultimo minuto, perche' non comparisse sui loro schermi il volto degli odiati nemici, e ancora adesso continuano a dire che l'Eurofestival 1978 lo ha vinto il Belgio. Una storia triste e stupida, che potete leggere qui

le canzoni di Naomi Shemer

Generazioni di israeliani hanno sognato, e sognano ancora, con le canzoni di Naomi. Qui ci sono due delle mie preferite.

Questa e' cantata da Hava Alberstein.


E questa da Yehoram Gaon.

Ami Or (e anche il remix)



E questo e' il remix.

Dunque, questo e' un blog dedicato soprattutto alla musica di Israele, e a quegli scampoli di pop culture che ci stanno intorno. Ho avuto per tanto tempo un blog che parlava di Israele e poi ho deciso di smettere con la politica e la storia. Perche' ho scoperto che e' perfettamente inutile, che molti lettori italiani sembrano gia' sapere tutto su Israele e si sentono obbligati a spiegarlo a me. E questi lettori sono particolarmente noiosi.
Avete capito, gente che non e' mai stata in Israele vuole spiegare il mio Paese a me. E la cosa piu' divertente e' che sono convinti di dire cose originali ed interessanti, o comunque piu' interessanti di quelle che posso pensare io. Israele e’ una specie di schermo bianco su cui la gente di sinistra proietta le proprie fantasie su come potrebbe funzionare bene il socialismo (o il pacifismo) se gli ebrei non fossero cosi’ religiosi, e la gente di destra proietta le proprie fantasie su come sono cattivi gli arabi e per fortuna che gli ebrei hanno la fede che li difende.
Ora, una cosa che capita agli israeliani e’ di cambiare idea (ma va’...), anche piu’ di una volta al giorno. Mentre il commentatore medio della bloggosfera italiana ha una straordinaria, solida, surreale coerenza. Non cambia mai idea o schieramento politico. Di solito ha aperto il blog, o piu’ spesso va nei blog altrui, per raccontare che lui ha ragione. A me invece, come a decine di miei connazionali, capita di cambiare idea (si’, ho gia’ votato, una volta. No, non vi dico cosa. Si’, probabilmente la prossima volta voto un altro partito. Cazzi miei il perche’. No, non mi sono pentito. Ho detto che il perche’ sono cazzi miei).
A me scoccia non poco essere lo schermo delle fantasie altrui e la cosa piu’ imbarazzante e’ che tutte queste fantasie vengono da gente molto, molto ben intenzionata – ci sono in giro un sacco di italiani non ebrei che a quanto pare non hanno di meglio da sognare che diventare amici di qualche ebreo. O che conoscono la ricetta per portare la pace in Medio Oriente e di conseguenza (per qualche strana proprieta’ transitiva) in tutto il resto del mondo. Che poi se provi a dire che queste ricette stanno piu’ nel libro dei sogni che nella realta’, loro poverini ci rimangono male. E tu -cioe’ io- anche peggio.
Quindi, per farla breve, ho deciso di parlare di musica. Sai mai che qualcuno la’ fuori si convinca che anche gli israeliani vanno ai concerti, scaricano musica, mettono lo stereo a palla quando si fermano al semaforo e guardano la TV. A volte ho l’impressione che in pochi italiani si rendano conto di quanto Israele sia un Paese mediterraneo, eppure basterebbe guardare la carta geografica - ma la carta geografica la guardano in pochi, come e’ evidente dal continuo blaterare di terra continuamente rubata ai palestinesi, che se fosse vero Israele avrebbe gia’ raggiunto le dimensioni del Brasile.
E poi, che vi devo dire, a me la musica di Israele piace. Piu’ e’ tamarra, sfacciata, piu’ mi piace. Mi piace cantare canzonette nella lingua della Bibbia, mi piaccono i brani rap con citazioni dei Salmi, mi piace la world music fatta (letteralmente) in casa, mi piacciono persino le vecchie canzoncine ingenue ed intense che si usano per insegnare l’ebraico ai nuovi immigrati. Che poi, sempre questa dannata geografia, musica prodotta in Israele va a finire che ti capita di vedere un videoclip in Grecia, o sentirla alla radio in Egitto o persino in Libano. CD si trovano addirittura in Iran. Se vi piace, prendetelo come un indicatore di pace e dialogo. Dopotutto e’ sempre meglio ballare che fare la guerra.

Ninet Tayeb

Ecco una che sa il fatto suo. Ha vinto la prima edizione di Kokhav Nolad. Molti si sono commossi per la sua storia di Cenerentola, nata in quartieri sfortunati e giunta poi al successo. Con Aviv Geffen, il suo idolo, che le produceva addirittura il disco. Wow. E cosi' ha furoreggiato per un po' con l'immagine di ragazzina acqua e sapone.



Poi ha recitato in una serie televisiva, che era ispirata alla sua storia, e si e' fidanzata con uno degli attori. Ma hanno rotto in maniera burrascosa. E' poi comparsa in uno spot televisivo completamente rasata, e adesso che le sono ricresciuti i capelli canta questo genere di musica. Il suo nuovo disco e' uscito il mese scorso.



Qui canta allo Yad Vashem, il Memoriale della Shoa.

giovedì 17 dicembre 2009

Moshik Afiah

Sara' capitato anche a voi di ... E avreste proprio voluto ...

mercoledì 16 dicembre 2009

Riki Gal

Nata nel 1950 a Gerusalemme, per la precisione nel quartiere poverissimo di Meah Shearim (si', quello degli ultraortodossi), Riki Gal ha avuto una carriera avventurosa e anche attraversato un periodo nerissimo, rimanendo invischiata in brutte storie di droga. Adesso sembra passata.

Hannukkah

Tov, e' Hannukkah, ed ecco gli auguri della principessa del Mizrahi.


Sarit vuol appunto dire principessa. C'e' un luogo comune che vuole i musicisti mizrahi essere yemeniti o marocchini. Invece la famiglia di Sarit Haddad e' originaria dell'Azerbaijan. Il primo disco e' del 1995 e da allora Sarit Hadad non si e' fermata, ogni suo disco scala puntualmente le classifiche e siamo gia' a quota diciannove. in USA il pubblico (ebrei e no) e' accorsi a sentirla nel dicembre 2006 - anche se i concerti non erano di Sabato. Nel pubblico non mancava Madonna, che e' una sua fan. Sarit Haddad ha molti fan, tra i quali Madonna. Ma la prima fan e' ovviamente sua mamma, che vedete ballare qui, mentre la figlioletta canta il suo primo successo Cindirella.

Mazel tov, Lior!

Lior Narkis si e' sposato.



D'altronde e' da anni che va avanti con Parole di amore
.

martedì 15 dicembre 2009

Rona Kenan

Rona Kenan e' figlia di Amos Kenan, un celebre artista, polemista e scrittore. Ha all'attivo tre CD e questo e' il suo ultimo singolo.

lunedì 14 dicembre 2009

Shai Gabso - ארים ראשי

Questa canzone di Shai Gabso si sentiva spesso durante la guerra contro Hezbollah. Trovate la traduzione nei sottotitoli.

giovedì 10 dicembre 2009

Itay Pearl

mercoledì 9 dicembre 2009

Boaz Mauda

Su Boaz Mauda esiste anche una pagina wikipedia in italiano. Con questo brano Baz ha spopolato all'Eurofestival 2008, una specie di Sanremo su scala continentale, che per noi israeliani e' una cosa serissima.

lunedì 7 dicembre 2009

Dudu Aharon

domenica 6 dicembre 2009

Dana Berger

Dana Berger e' diventata famosa negli anni Novanta, grazie a una serie di telefilm sui teen ager di Tel Aviv, questa. Lei -che comunque e' Jerushalmit- recitava la parte di una tossicodipendente.

sabato 5 dicembre 2009

Uri Zadok

Nuovo campione del genere strappalacrime, o mia amata non mi abbandonare. Va di moda particolarmente a Tel Aviv. Sono gusti.

mercoledì 2 dicembre 2009

Cantar de los cantares

Yeoram Gaon, semplicemente, non si discute. Per noi Yerushalmim e' una parte della nostra citta', abbiamo visto i suoi film, abbiamo imparato le sue canzoni e siccome, come lui, siamo gente tosta, non ci stupisce vederlo ripartire in tourne' alla bella eta' di sessanta anni. Qui pero' era piu' giovane, e canta la versione in ladino del Cantico dei Cantici. Il ladino e' la lingua sefardi e, si', sembra spagnolo. Sembra.

Darkhenu

Darkhenu, "la nostra strada" e' la colonna sonora di un telefilm.  Per via del suo ritornello ("Non e' facile, a modo nostro") e' diventata una specie di colonna sonora nei mesi dell'Intifada, e veniva trasmessa via radio dopo ogni attentato.

martedì 1 dicembre 2009

Haim Moshe - Todah